giovedì 5 ottobre 2017

DUE LIBRI DEL MESE:


D. Meurois - A. Givaudan, Il Popolo degli Anima-li, Amrita Edizioni, Torino 1995

D. Meurois - A. Givaudan, L'incontro con Lui, Amrita Edizioni, Torino 1990



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                                                                                               Euro 14


AUTORI

Anne Givaudan
Anne Givaudan è autrice e coautrice di più di venti opere tradotte in molte lingue; apprezzata dal pubblico italiano anche per la sua scuola di formazione in Terapie essene, riscoperte in trentanni di ricerche. I suoi metodi di ricerca sono, a dir poco, non convenzionali: fa uso della lettura dell'aura, che peraltro insegna, e degli stati di decorporazione.

Daniel Meurois
Daniel Meurois è uno scrittore francese laureatosi in Lettere all'Università di Lille. E' noto per i suoi viaggi astrali, viaggi fuori dal corpo che gli hanno permesso di consultare gli annali akashici, detti Memoria dei Tempi, e avventurarsi nello spazio immateriale dell'Akasha. Grazie a queste esperienze, Meurois riuscì a carpire preziosi segreti sulle vite di persone come Cristo e Francesco d'Assisi, oltre che sul senso della vita. Daniel raccontò di questi viaggi in una lunga serie di libri, firmati, sino al 1995, con l'ex moglie Anne. In seguito al divorzio, i due hanno continuato le loro carriere separatamente. Oggi, Daniel Meurois alterna la carriera di scrittore con quella d'insegnante e conferenziere. In questa veste, è celebre per le sue ricerche sugli insegnamenti originali di Cristo contestualizzate all'epoca dei popoli Esseni, una comunità dall'origine incerta organizzata in modo monastico. In seguito all'incontro con la sua nuova moglie, Marie Johanne Croteau, si è appassionato allo studio dell'energia e alla cura della sensibilità secondo i precetti delle comunità egiziane e essene. E' stato direttore della casa editrice Amrita sino al 1996, ruolo che ha poi lasciato per trasferirsi in Quebec, dove ha fondato la casa editrice Éditions Le Perséa e poi "Éditions Le Passe-World". Le sue opere sono state tradotte in quindici lingue e hanno venduto oltre un milione di copie.

PRESENTAZIONE                                                                                                                                              

Avete mai sospettato che, dietro l’aspetto familiare del vostro cane o del vostro gatto, possa nascondersi un grande essere? Ognuno di noi, prima o poi, si è chiesto se gli animali abbiano un’anima. E pochi sono quelli che hanno ricevuto una risposta soddisfacente. 
Gli Autori, mettendo in pratica le loro non comuni capacità di uscita cosciente dal corpo, per diversi mesi hanno avuto contatti diretti con gli esseri che dirigono il mondo animale, con le anime-gruppo, con i deva e con gli animali stessi.
Questi contatti strettissimi, perché non ostacolati dai limiti del corpo, consentono di portare nuova luce sull’intelligenza della vita animale, un universo del quale l’uomo del ventesimo secolo ignora praticamente tutto.
Perdono, amore, aiuto reciproco: sono il contenuto di un testo rivoluzionario, perché è il primo scritto dagli (e non sugli) animali, ove l'uomo risulta essere una delle tante forme d'intelligenza, e certo non l'unica capace di coerenza sul pianeta.

COMMENTO                                                                                                                             

Che si condivida o  meno la prospettiva spirituale degli autori, il libro è di un interesse estremo e per due importanti ragioni.                                                                                        
La prima sta ne fatto che non è un libro sugli animali, ma è scritto  direttamente da loro e l'autore è nient'altro che il trascrittore del loro mondo intellettivo ed emozionale, con il quale egli viene metafisicamente in contatto.                                                                                   
La seconda risiede nella riscoperta di un'idea che mi accompagna da sempre: gli animali sono grandi esseri, presenti non casualmente nella nostra vita, tanto che dedicarsi a loro non è soltanto una benemerita attività materiale, ma un più profondo e durevole impulso dello spirito.                                              
E lo spirito si arricchisce tanto che, per quanto noi diamo tanto a loro, non raggiungiamo mai quello che loro danno a noi: incontrarli dunque, nella nostra vita, è una benedizione del Cielo. In questo sta la loro provvidenziale grandezza. 



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                                                                                                                                                             Euro 14                        

PRESENTAZIONE                                                                                                                    

Presentare questo libro non è facile. Di quando in quando, da molteplici fonti giunge notizia che un Maestro di Saggezza si sarebbe reincarnato nel vicino Oriente agli inizi degli anni '60 e alcune di queste fonti precisano che si tratta di Gesù.
 Ed ecco che Anne Givaudan e Daniel Meurois, obbedendo ad un appello, si recano in Siria... e l'incontro ha luogo! "Perché proprio in Siria, se il Maestro può manifestarsi ovunque?", è stata la nostra prima domanda. "Ci sono luoghi che risvegliano le energie di certe persone", è stata la risposta. 
Anne e Daniel si sono fatti ancora una volta canali, per tutti noi. Il messaggio di cui sono portatori ci apre il cuore, ci risveglia all'azione, si sofferma sulla quotidianità, rivelando anticipatamente i tristi eventi di questo momento storico, alcuni dei quali stiamo vivendo. Ma, soprattutto, ci colma d'Amore.

COMMENTO                                                                                                                             

Questo secondo libro dei due Autori precedenti è consigliato a chi vuole davvero approfondire  la prospettiva spirituale che li anima.
Attraverso questa particolare lente vengono letti ed interpretati i nostri difficili e convulsi tempi, sui quali si poietta però un fascio di luce rigenerante, che ci solleva dalle nostre miserie e ci riempie di nuove energie.

INDICE                                                                                                                                      

Prologo - Bisogna   sapere che… 
Cap. I - L’attesa 
Cap. II - «Il vostro corpo è tutta   luce…» 
Cap. III - L’abisso delle emozioni 
Cap. IV - «Siete costruiti dai vostri   pensieri!…» 
Cap. V - Guarire la memoria 
Cap. VI - Il popolo degli animali 
Cap. VII - La forza sessuale 
Cap. VIII - Le energie dell’Ombra 
Cap. IX - Il respiro dimenticato 
Cap. X - Preghiera, meditazione e   azione 
Cap. XI - “Colui che viene…” 


Anteprima dal Cap. VI - IL POPOLO DEGLI ANIMALI                                                         

….voglio dirvi che non esiste nessuna differenza fondamentale tra tutto ciò che esiste su questo pianeta e voi stessi; tuttalpiù si può concedere agli uomini un vantaggio pari ad un batter di ciglia rispetto alle forme di vita terrestre di cui si credono gli indetronizzabili sovrani.
…nessuno si eleva o si rende nobile negando e schiacciando gli altri. E gli altri, amici miei, sono sia il cane che portate a spasso al guinzaglio, sia la pianta che di quando in quanto innaffiate, sia la sabbia sulla quale vi sdraiate.
Essi sono i testimoni della Vita che si risveglia e che è, in ogni suo punto, analoga alla vostra. Sono i vostri fratelli ed i vostri amici non per soddisfare un’amabile filosofia, ma perchè è così, dall’eternità, per essenza.
Uno dei massimi torti dell’umanità terrestre è stato quello di isolarsi, di tagliarsi fuori dal resto del Creato, credendosi superiore; certamente questo mondo vi è stato affidato nella sua totalità, secondo la vostra espressione vi è stato dato “in gestione”, come è attestato d’altronde dalle più antiche Scritture.
Tuttavia gestire un mondo non significa dominarlo, imporgli la propria ferula percorrendolo come un dittatore; così come i vostri governanti  sono sempre e soltanto degli affittuari, gerenti a loro volta di un seggio che mette a loro disposizione una nazione, l’insieme della razza umana nella sua relazione con i vari regni, non ha più diritti di quanti ne abbia un cocchiere che ha il dovere di condurre alla prossima tappa i suoi passeggeri.
Il mio proposito, oggi, non è di darvi insegnamenti…omissis…ma di focalizzare lo sguardo del vostro amore su un popolo ben preciso che la maggioranza di voi ignora ancora del tutto: il popolo degli animali. Ho detto proprio “popolo” amici miei perché in essi vi è una forza vitale, una coscienza, un’intelligenza, un amore, un fine che neanche sospettate e che certi uomini non potrebbero neppure vantarsi di avere.
…omissis…per tutti coloro che non si lasciano ingannare dalle apparenze una civiltà degna di tal nome può instaurarsi al di fuori del mondo delle forme, attraverso una rete di comunicazioni e di scambi messi al servizio della Vita; in questo senso la civiltà animale si annuncia oggi sviluppata quanto la vostra!
Che sapete, in fondo, di coloro che vengono detti i vostri “fratelli inferiori”? Ben poco in realtà, a parte l’esistenza di alcune capacità che sono “sfruttabili”…omissis…non parlo solo del disprezzo e delle sofferenze inferte ad una moltitudine di animali in questo mondo, ma parlo anche dell’aridità d’animo di troppi di voi: vi parlerò allora del male di cui soffrite, ossia la povertà d’amore.
Non ve lo rimprovero come farebbe un censore, perché il vostro unico giudice vi assomiglia incredibilmente, come sapete. …0missis…la pace che mi viene dal Padre non vi rimprovera di essere ammalati, ma vi rivela qual è il disturbo, la sua natura profonda e le sue esatte cause: anche la cancrena è l’”io”.
…omissis... e se la vostra umanità smettesse di affermare di essere l’unica centrale intelligente degna di tal nome? Se smettesse di credere che la volontà di dominio, di asservimento sia l’unica legge mediante la quale si compiono le cose al mondo? Se infine cessasse di credere che l’amore e la condivisone fioriscono soltanto davanti alla casa dei deboli?
…omissis…non potreste ritrovare la vostra strada per la Luce neppure se ammassaste le più complesse conoscenze del mondo…omissis…qualora non riusciste a vedere nell’animale uno degli alleati più belli, uno dei più grandi ambasciatori che l’universo possa offrirvi.
Amate, amici mie, amate: non posso dirvi di più…omissis…quando, in fondo a me stesso, contemplo le creature che si muovono sulla Terra, non posso fare distinzione fra coloro che si dicono umani e coloro che vengono detti animali. Vedo soltanto la Vita che cerca sé stessa dietro a volti e figure più o meno affinati, vedo soltanto un po’ di belletto che alcuni si sono messi o con il quale hanno voluto ricoprire gli altri.

…omissis…l’amore che io auspico in modo particolare, qui, verso il popolo degli animali non è mai un atteggiamento prescritto, una specie di polosogia da rispettare perché “qualcuno ha detto che questo è il regolamento”…omissis…un regolamento è soltanto una faccenda del microcosmo passeggero degli umani.
…omissis…mi riferisco alla sostanza stessa grazie alla quale tutto ciò che esiste respira e dalla quale è nata ogni coesione.

…omissis…la compassione, o perlomeno ciò che si riesce ad imparare di essa, rappresenta la radice stessa dell’Amore totale mediante il quale tutto esiste e continua ad essere.

..che cosa è la compassione? Semplicemente la forza di sentirvi nell’altro, una parte integrante dell’anima sua, della sua carne, anche solo per pochi secondi al giorno …omissis….ecco cosa chiedo per i vostri fratelli animali: la compassione!
In modo più sicuro di quanto crediate essi possono guidarvi sul cammino della vostra riscoperta.

Vi siete mai dati la pena di tuffarvi nello sguardo di un animale? Non osservarlo e neppure scrutarlo per metterlo a nudo, con l’idea inconfessata ma perversa di dominio, ma proprio “tuffarvici dentro”; vi scoprirete spesso molto meno brutalità o animalità che in certi sguardi cosiddetti umani.
Potete anche fondervi con l’anima di uno dei vostri fratelli di cui vi credete probabilmente incapaci di comprendere il linguaggio; non è un esperimento sciamanico quello che vi propongo…omissis…il fatto di voler comprendere qualcosa non è più un esperimento, ma un atto di distensione e di fede.

…omissis… gli animali vi guidano obbligandovi a coltivare in voi certe qualità, certe sensibilità, tuttavia a vostra volta dovete guidarli. E’ in contatto con la vostra Luce che la loro coscienza può crescere di ora in ora ed ogni volta che il vostro essere propone loro soltanto dell’ombra o un amore fittizio, meccanico, imprimete nell’anima loro una ragione di più perché si irrigidiscano, frapponete un velo fra loro e voi, tra il Sole e loro, tra il Sole e voi stessi.

…omissis…dovete ammettere che l’animale ancora sopravvive in voi, esattamente come il vegetale e il minerale… omissis… ci sono umani  completamente pietrificati, sia nei muscoli che nella coscienza, veri e propri monoliti che rifiutano di abbandonare i loro paraocchi, le loro abitudini, i loro pregiudizi, i loro baluardi protettivi che servono per dominare meglio.
Vi sono anche umani che vegetano come un lichene che per qualche circostanza è rimasto attaccato al cavo di una pietra, uomini passivi e impotenti quanto un ciuffo d’erba che è spuntato, senza sapere perché, lungo una strada piuttosto che in mezzo a una prateria.
Infine vi sono uomini nei quali galoppano le forze sbrigliate dell’animale, intendendo con questo non la spontaneità con cui l’animale coglie la vita nel momento presente, bensì il suo aspetto limitato, che spesso chiamiamo spirito di branco, e talvolta bestialità.

…omissis…mantenete la solidità della pietra, la crescita generosa di un vegetale e la bellezza di un fiore e dell’animale mantenete la gioia di vivere, la disponibilità totale nel momento presente e quella capacità di amare mediante la conoscenza intuitiva del Tutto.

…omissis…l’insieme  del popolo animale oggi avanza a grandi passi, più di quanto faccia la globalità degli umani; esso integra meglio, con la sua semplicità e la sua disponibilità, le tensioni di ogni tipo alle quali è sottoposto.
Questo non significa che soffra meno, ma che assimla più facilmente le lezioni.

…omissis vi è una saggezza animale alla quale non si fa abbastanza attenzione…omissis…è il frutto diretto dell’onnipotenza divina nella natura e non un vago presentimento venuto chissà da dove…omissis…l’insieme del popolo animale ignorava tutto della violenza e della crudeltà prima di entrare in contatto con la coscienza umana; l’alleanza della gazzella e del leone non è un’utopia da favola, ma il ricordo di ciò che fu prima che il tasso vibratorio del pianeta fosse abbassato, inevitabile conseguenza delle scelte dell’umanità.

…omissis… i vostri fratelli animali possono diventare i vostri istruttori esattamente come lo sono i vostri fratelli di Luce: permettete che ritrovino il loro ruolo mediatore tra la Natura della Terra e voi stessi. Il Grande Tutto ha fatto degli animali i ponti fra l’uomo e la pianta, ricordi viventi della spontaneità e della sensibilità universale.

…omissis…non si eleva l’anima e lo spirito spezzando il corpo, l’animale lo sa bene: la sua distensione è un rilassamento vero così come il suo gioco è un gioco vero e il suo amore è un abbandono senza riserve.

…omissis…la fiaccola dell’amore e della conoscenza può viaggiare in tutte le direzioni, così lo scambio continuo della Fiamma deve ristabilirsi fra voi tutti e gli altri regni. Estendendo il vostro amore a tutti gli aspetti sotto i quali si nasconde l’energia dell’Uno, siate come una goccia d’acqua che schizza fuori dal torrente scatenato, una particella d’acqua che attirerà le altre verso le terre scoperte grazie al suo balzo.

…omissis…la presenza animale non sia esclusa dai vostri templi, fratelli miei, giacchè ne comprende la sacralità …omissis…non c’è pace migliore, non c’è luce più bianca di quella che si accetta di condividere.

1 commento:

  1. Che si condivida o meno la prospettiva spirituale degli autori, il libro è di un interesse estremo e per due importanti ragioni.
    La prima sta ne fatto che non è un libro sugli animali, ma è scritto direttamente da loro e l'autore è nient'altro che il trascrittore del loro mondo intellettivo ed emozionale, con il quale egli viene metafisicamente in contatto.
    La seconda risiede nella riscoperta di un'idea che mi accompagna da sempre: gli animali sono grandi esseri, presenti non casualmente nella nostra vita, tanto che dedicarsi a loro non è soltanto una benemerita attività materiale, ma un più profondo e durevole impulso dello spirito.
    E lo spirito si arricchisce tanto che, per quanto noi diamo tanto a loro, non raggiungiamo mai quello che loro danno a noi: incontrarli dunque, nella nostra vita, è una benedizione del Cielo. In questo sta la loro provvidenziale grandezza.

    Questo secondo libro dei due Autori precedenti è consigliato a chi vuole davvero, approfondire la prospettiva spirituale che li anima.
    Attraverso questa particolare lente vengono letti ed interpretati i nostri difficili e convulsi tempi, sui quali si poietta però un fascio di luce rigenerante, che ci solleva dalle nostre miserie e ci riempie di nuove energie.

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