LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO UGO ROSSI:
Signor Presidente,
Fino a ieri il Suo territorio propagandava con ardore il ripopolamento degli orsi nei boschi trentini, indicandolo con enfasi come un motivo di attrazione turistica.
Io ci credetti perchè ho sempre avuto l'idea di Trento come una città seria, efficiente, civile, e che quindi poteva gestire bene un progetto di convivenza tra umani e animali.
Oggi apprendo invece che nel Suo territorio non solo si ripopola, ma anche si uccide, dimostrando di non essere nè seri, nè efficienti, nè civili, ma semplicemente sbrigativi e falliti.
La cosa mi ha doppiamente deluso.
Anzitutto perchè non metterò più piede a Baselga di Pinè, dove ho passato molte estati della mia vita.
Ma soprattutto perchè Lei è un militante, membro della Giunta e del Consiglio del Partito Autonomista Trentino Tirolese, che si dice di ispirazione cristiana quanto a principi e valori.
Glieli devo ricordare?
Il PATT, partito non confessionale, informa la sua azione politica ai principi morali derivanti dalla tradizionale Weltanschauung cristiana delle genti trentine e dalla dottrina sociale della Chiesa. Il PATT si ispira ai valori di libertà, eguaglianza, solidarietà e diritto alla vita, applicati non solo all’individuo, ma anche alle formazioni sociali naturali, quali la famiglia e il popolo…
Uccidere, caro Presidente, non è degno dell'uomo, tanto meno del cristiano. Il Creatore della Vita, di ogni vita, non ci ha dato questo diritto e non c'è giustificazione alcuna per esercitarlo.
Uccidere non è mai necessario, nè utile in nessun caso, a maggior ragione in questo che aveva ben altre soluzioni.
Quindi del gesto che Lei ha acconsentito, insieme ai suoi esecutori, ne risponderà direttamente a Lui, ancor prima che alla Giustizia umana.
Nelle Sue odierne dichiarazioni Lei sostiene che è stato meglio uccidere un animale piuttosto che piangere su eventuali umani aggrediti, non capendo per nulla che quel gesto non ha solo spento una povera vita, ma ha ferito a morte la coscienza ed il cuore di molti come me.
E, mi dia ascolto, lasci perdere il cristianesimo, non c'entra nulla con l'azione vile e delittuosa di cui Lei si è macchiato oggi. Distintamente, f.to Giovanni Portesi
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