mercoledì 1 novembre 2017


TRE INTELLETTUALI PER GLI ANIMALI

1.Giacomo Leopardi, Dissertazione sopra l’anima delle bestie 

2.George B. Shaw, Living Graves  

3.Peter Singer, Liberazione animale



Il mondo è stato creato per la specie umana?

La nostra cultura ci fa credere che sia legittimo sfruttare gli animali per i nostri scopi, trascurando il loro diritto alla libertà e alla vita.


Ma le varie barbarie inflitte dall’uomo agli animali non hanno alcun fondamento etico nè scientifico.


Puramente gratuita è la crudeltà della società passata e presente nei loro confronti.


Queste le tesi sostenute da

Giacomo Leopardi, che nell’opera giovanile Dissertazione sopra l’anima delle bestie confuta la tesi secondo cui gli animali siano semplici meccanismi inanimati;


George Bernard Shaw, poeta irlandese di fine ‘800, che nella poesia Living Graves denuncia l’indifferenza degli uomini che abusano degli esseri non umani.



Peter Singer, filosofo contemporaneo australiano, che nel saggio Liberazione animale argomenta a favore dell’antispecismo.



1.Giacomo Leopardi, Dissertazione sopra l’anima delle bestie (1811)


“(…) Che il dire esser l’anima dei Bruti una sostanza nè materiale nè spirituale sia quasi il medesimo, che affermare esser l’anima dei Bruti un semplice nulla. 
Inoltre non trovo altra ragione di ammettere, che l’anima delle bestie non sia nè materiale, nè sprituale se non che quella, che da’ fautori di questo principio suol esser proposta cioè, che troppo avvilirebbesi una sostanza spirituale se dessa non fosse creata, che a perseguitare i topi, ad inseguire le lepri, o ad occuparsi in simili impieghi.
Ma egli è evidente , che questo spirito vien creato per animare, e rendere un corpo organizzato con infinita sapienza capace di senso, e di qualche sorta di affetti.
L'impiego poi, e le basse occupazioni degli animali non possono in conto alcuno avvilire la natura, e la sostanza dello spirito, da cui sono, per mio avviso, animati, ciò che mi sembra evidente. 
E sebbene l’obbjezione suddetta non soffrisse risposta ella sarebbe nondimeno di troppo poco peso per ammettere soltanto in sua considerazione una specie di esseri affatto diversa dagli altri, e di cui l’essenza in niun modo può concepirsi nè aver correlazione con le nostre idèe. 
Onde parmi di poter decidere, che è almeno assai più probabile, che l’anima delle bestie sia spirituale di quello che la medesima tenga un luogo di mezzo tra lo spirito e la materia. (…) 
Per il che sembrami di poter concludere con sicurezza, che la sentenza, la quale afferma esser l’anima dei Bruti uno spirito dotato di senso, di libertà, e di un qualche lieve barlume di ragione è certamente più probabile di ogni altra.”






COMMENTO: La Dissertazione sopra l’anima delle bestie è un'opera giovanile di Leopardi, 

scritta quando egli aveva solo 13 anni. 


L’opera costituisce un primo incontro dell'autore con il mondo 

animale: in essa egli si interroga sull’esistenza dell’anima dei Bruti


E questo percorso lo condurrà ad una posizione singolarmente attuale, cioè a 

confutare la teoria che considera l’universo animale sprovvisto di un soffio 

vitale riducendolo ad un meccanismo inanimato.


Tale asserzione implica, infatti, l’affermare che l'universo non abbia 

alcun valore e pertanto sia paragonabile al “semplice nulla”.


Di conseguenza, si evince che Leopardi, in opposizione al tipico pensiero del 

suo tempo, attribuisce agli animali la caratteristica di esseri pensanti e senzienti.






2.George Bernard Shaw, Living Graves



“We are the living graves of murdered beasts,
Slaughtered to satisfy our appetites.
We never pause to wonder at our feasts,
If animals, like men, can possibly have rights.
We pray on Sundays that we may have light,
To guide our footsteps on the path we tread.
We’re sick of War, we do not want to fight –
The thought of it now fills our hearts with dread,
And yet – we gorge ourselves upon the dead.
Like carrion crows, we live and feed on meat,
Regardless of the suffering and pain
We cause by doing so, if thus we treat
Defenseless animals for sport or gain,
How can we hope in this world to attain
The PEACE we say we are so anxious for.
We pray for it, o’er hecatombs of slain,
To God, while outraging the moral law.
Thus cruelty begets its offspring – WAR.” 


Tombe viventi 

“Noi siamo le tombe viventi di animali assassinati,
Ammazzati per soddisfare i nostri appetiti.
Noi non cessiamo mai di domandarci, ai nostri banchetti,
Se gli animali, come gli uomini, possono avere diritti.
Noi preghiamo la Domenica di essere illuminati,
Per guidare i nostri passi sul sentiero del nostro cammino.
Noi siamo stanchi della guerra, non vogliamo combattere.
Questo pensiero riempie i nostri cuori di spavento,
Eppure ci rimpinziamo di morti.
Come avvoltoi viviamo e ci cibiamo di carne
Senza riguardo per le sofferenze e il dolore
Che causiamo cosi facendo. Se cosi trattiamo
Animali indifesi per sport o lucro
Come possiamo sperare di raggiungere in questo mondo
Quella PACE che diciamo di desiderare tanto.
Noi preghiamo Dio per essa sopra una ecatombe di assassinati,
Mentre oltraggiamo la legge morale.
Così la crudeltà genera la sua prole - GUERRA.”

(Traduzione a cura di Margherita Hack, «Perché sono vegetariana», Edizioni dell’Altana,
2011, pag. 26, 27.)



Living Graves By George Bernard Shaw: An Animal Rights Poem from ...


George Bernard Shaw Poem, "We Are The Living Graves of Murdered ...



COMMENTO:
 George Bernard Shaw, drammaturgo irlandese, Nobel per la letteratura nel 1925, 

vegetariano e antivivisezionista, ha scritto pagine altissime sugli animali e le sofferenze che gli umani infliggono loro.

In questa poesia denuncia questo brutale, nostro atteggiamento. 

 

Anche se l'uomo ha paura della violenza, continua a infondere dolore e sofferenza negli animali mangiandoli o usandoli per lo sport ed il guadagno.
Egli cerca di trovare la pace attraverso la preghiera a Dio, ma con la sua crudeltà fa la guerra a sè ed agli animali.
L'autore si chiede pertanto come possiamo sperare di raggiungere in questo mondo la pace, se continua ad incombere su di noi la sofferenza animale e l'inumanità della guerra.



Ecco alcune citazioni notevoli di George Bernard Shaw sui diritti degli animali:


"Gli animali sono miei amici ... e non mangio i miei amici".
"Scelgo di non fare un cimitero del mio corpo con i cadaveri di animali morti".
"Un uomo della mia intensità spirituale non mangia i cadaveri".
"Mentre noi stessi siamo le tombe vive delle bestie assassine, come possiamo aspettarci condizioni ideali su questa terra?"
"Il peccato peggiore nei confronti delle nostre creature non è di odiare, ma di essere indifferenti a loro: è l'essenza dell'umanità".
"La vivisezione è un male sociale perché se avanza la conoscenza umana, lo fa a scapito del carattere umano".





3. Peter Singer, Liberazione animale




La premessa fondamentale della filosofia di Singer, che lo portò a formulare
un’etica anti-specista, è l’idea secondo cui gli esseri umani non sono gli unici
capaci di provare sofferenza o dolore, poiché queste condizioni
appartengono anche alla maggior parte degli animali non umani.
Singer individua proprio nella capacità di soffrire la caratteristica vitale
che attribuisce a un essere il diritto di un’equa considerazione morale.
Il non riconoscere ciò viene condannato come una forma di razzismo che
Singer definisce “specismo”.
Specismo: “ è un pregiudizio o atteggiamento di prevenzione a favore degli
interessi dei membri della propria specie a sfavore di quelli dei membri di altre specie.”
E’ un pensierio discriminatorio fondato sull’idea che i membri di una specie
abbiano diritti superiori a quelli appartenenti ad altre specie.
Singer vuole sottolineare quanto siano radicati (e comodi) gli atteggiamenti che
contribuiscono a dare per scontata la legittimità dello specismo.

Alcuni dei motivi per cui le persone sono portate a non interrogarsi nemmeno sulla sensatezza, la necessità e l’opportunità di atteggiamenti anti-specisti sono “giustificati” con:

L’ignoranza:
o I mass media non informano il pubblico riguardo alle condizioni degli
animali negli allevamenti intensivi, prediligendo programmi “di interesse
umano” sugli animali nei loro habitat naturali, evitando così di suscitare
delle risposte emotive che potrebbero spingere le persone a farsi delle
domande.
o La maggior parte della popolazione non vuole venire a conoscenza di ciò
per paura che i sentimenti per gli animali possano “scombussolare i pasti
famigliari”.
In realtà, responsabile della mancanza di consapevolezza non è tanto
l’impossibilità di scoprire ciò che sta succedendo quanto il desiderio di
non venire a conoscenza di fatti che possono pesare sulla coscienza.
L’ignoranza è quindi facilmente attaccabile da chiunque abbia il tempo
e la determinazione per scoprire la verità.

 Dire che una persona ha uno spirito “umanitario” equivale a dire che è buona,
dire che è “bestiale”, “brutale” o che si comporta da animale significa suggerire
che è malvagia e crudele e ritenere perciò che l’uomo sia di natura buona e
l’animale sia brutale.
Raramente ci soffermiamo a riflettere sul fatto che l’animale che uccide con meno
ragioni per farlo è l’animale umano.
L’uomo uccide gli altri animali per divertimento, per soddisfare la propria curiosità,
per adornare il proprio corpo o per compiacere il palato, sorvolando sulla propria
ferocia mentre enfatizza quella degli altri animali.

Sostenere la legittimità del nutrirsi di altri animali poiché anche gli altri animali
ne fanno uso, (“Poiché gli altri animali uccidono per mangiare, noi possiamo fare
altrettanto”).
Mentre gli umani sono in grado di vivere senza uccidere, gli altri animali non
hanno altra scelta se vogliono sopravvivere.
Essi sono incapaci di considerare le alternative e di riflettere moralmente
se sia giusto o sbagliato uccidere per mangiare, semplicemente lo fanno.
Perciò, non è possibile sfuggire alla responsabilità della propria scelta
imitando le azioni di esseri incapaci di compiere questo genere di scelta.

Difendere gli allevamenti intensivi poiché sono strumenti necessari per
preservare la specie di altri animali, (“Alcuni animali non esisterebbero se non
fosse per gli allevamenti intensivi”).


"Far venire al mondo un animale per una vita senza libertà di movimento, di interazione sociale e con l’unico scopo di essere allevato per il macello, non è arrecargli un beneficio, ma al contrario un grave danno.
Animali come mucche, polli e maiali sono chiamati dall’artificio umano ad una miserabile esistenza in schiavitù e sarebbe meglio che un essere senziente non dovesse mai esistere solo per sopportare una vita di assoluta miseria."

(Estratto da «Liberazione animale, il manifesto di un movimento diffuso in tutto il mondo» di
Peter Singer, edizione Il Saggiatore S.r.l, Milano 2015, pagg. 28, 31, 246, 247, 248, 253, 255, 258).



Peter Singer - Filosofico.net



[PDF]

Lettura 8 - Peter Singer, La sofferenza degli animali non umani


Liberazione Animale - Peter Singer - Macrolibrarsi


PDF]21 L'antispecismo metafisico La teoria di Peter Singer Dopo la ...



Introduzione alla Liberazione Animale di Peter Singer | Luna ria ...




CONCLUSIONE: 


Il mondo è stato creato per la specie umana?

Il mondo non è stato creato unicamente per la specie umana, poiché il principio di uguaglianza deve applicarsi ad ogni individuo di qualsiasi specie e non conferisce a nessun singolo un'importanza maggiore rispetto agli altri. 


La vita in quanto tale deve essere rispettata in egual maniera, senza differenziarsi da specie a specie.
Nessuna forma di violenza sugli animali è legittima nè moralmente nè giuridicamente.

Sta all'uomo incentrare la propria vita su un principio etico,  che consenta all’individuo di gestire la propria libertà nel rispetto degli altri esseri viventi..












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