martedì 18 luglio 2017

UN LIBRO PER L'ESTATE BIS:


DESMOND MORRIS, Noi e gli animali: come convivere, Mondadori-DeAgostini,   Milano 1992, Euro 15. 


Desmond John Morris, nato nel 1928 a Purton, è uno zoologo ed etologo inglese, divulgatore scientifico ed autore di libri sulla sociobiologia umana. La fama mondiale gli arrivò nel 1967 con la pubblicazione del saggio La scimmia nuda: studio zoologico sull'animale uomo, Bompiani, Milano 1968. L'opera fu ed è rivoluzionaria per lo sguardo altamente scientifico ed insieme sconvolgente con cui l'autore affronta l'evoluzione del comportamento umano fin dalla preistoria, analizzando l'uomo in quanto primate ed arrivando alla conclusione che, pur essendo l'unica scimmia priva di peli (nuda), Il suo comportamento è sostanzialmente analogo a quello degli altri primati.

Il saggio è venuto alla ribalta della cronaca quest'anno perchè citato da Roberto Gabbiani nel suo brano sanremese Occidentali's Karma, ottenendo l'elogio di Desmond Morris che paragonò la raffinatezza del testo a quella di cantautori come Bob Dylan e John Lennon.

Tra le altre  sue numerose opere, mi piace ricordare:

Lo zoo umano, Mondadori, Milano 1970

L'uomo e i suoi gesti:la comunicazione non-verbale nella specie umana,ibid. 1978

La mia vita con gli animali, ibidem 1980

Il gatto: tutti i perchè, ibidem 1988

Questi splendidi animali: vita, comportamenti, relazioni con l'ambiente, ibid. 1990

Il mondo degli animali, ibidem 1993

L'animale uomo, ibidem 1994

Il libro Noi e gli animali è del 1992, quando l'autore ha raggiunto una riflessione profonda e matura sul tema: lo sviluppo tecnologico, nelle sue punte più estreme ed incontrollate, ha smarrito quella sorta di tacito contratto naturale che per secoli ha legato l'uomo agli animali. Di fronte a questa pericolosa situazione, la specie umana deve ritrovare quell'equilibrio che assicura la sua pacifica e proficua coesistenza sia con le specie da tempo addomesticate, sia con quelle cosidette selvatiche. 

Morris non si limita a denunciare il pericolo ma, nelle pagine conclusive dell'analisi, propone un prezioso decalogo di buona convivenza con gli animali o carta dei diritti degli animali, che risulta indispensabile sia per la loro che per la nostra sopravvivenza.

A me non resta che commentare che, purtroppo, questa sorta di contratto tra uomo e animale per reciproco vantaggio, con il passare del tempo ed osservando la situazione odierna, si è riempito sempre più di clausole vessatorie a vantaggio del primo e a danno del secondo.  

Questo libro infatti, scritto un quarto di secolo fa, ha visto sì migliorare le cose quanto a parole e leggi, ma peggiorare quanto a fatti e comportamenti nostri: specie che scompaiono, animali da allevamento divenuti macchine di carne, caccia sportiva, maltrattamenti di vario tipo, stermini più o meno legalizzati e, di contro, un aumento progressivo della popolazione umana del Pianeta che ovviamente toglie sempre più spazio e risorse a quella animale.

La prima cosa da fare, quindi, per rimediare allo squilibrio, dovrebbe essere un controllo davvero rigoroso delle nascite umane, specialmente nei continenti più poveri e disagiati, come pure consiglia lo stesso Morris. Ma, considerando che da quando il libro è stato scritto la popolazione mondiale è aumentata di circa il 30%, si capisce che stiamo continuando a rotolare giù per la china a rotta di collo.

Alla fine, resteremo padroni assoluti di un immenso deserto. 

                                                                                  

lunedì 17 luglio 2017

UN LIBRO PER L'ESTATE:


BIBLIA- WWF, I nostri minori fratelli: gli animali e la Bibbia, a cura di Pietro Stefani, Garamond Editore, Roma 1994, Euro 20.

Il prezioso libro raccoglie gli interventi sul tema pronunciati nel corso del Convegno Nazionale di studio, organizzato da Biblia in collaborazione con il WWF e svoltosi al Teatro Caio Melisso di Spoleto il 23-25 Aprile 1993.                                                            

Biblia, ovvero l' Associazione Laica di Cultura Biblica, manifesta da sempre la sua laicità nell'essere un luogo di ospitalità per credenti e non, uniti non solo dalla tolleranza reciproca, ma dal comune proposito di produrre una più feconda e impegnativa cultura dello scambio.                                                                                      

E' ciò che avviene anche in questo interessante ed attualissimo Convegno in cui le riflessioni biblico-religiose sul tema degli animali si intrecciano con quelle etico-ambientaliste. Sottolineo, ad esempio, gli interventi di                                                     

PAOLO DE BENEDETTI, Uomini e animali di fronte a Dio;                                               

SERGIO SIERRA, Il rapporto con il mondo animale e l'ebraismo;                                    

ALBA MARIA ORSELLI, Animali biblici tra imperatori cristiani e uomini santi;               

SANDRO SPINSANTI, Gli animali nell'orizzonte della bioetica.Solidarietà e                                                           responsabilità fra tutti i viventi;                                                       

FULCO PRATESI, Un naturalista legge la Bibbia;                                                                

MARIA GRAZIA FRANCESCATO,Gli animali, esseri veri;                                                  

FRANCO TASSI, L'uomo di fronte alle specie viventi.                                                         

Nonostante l'ampia revisione a cui è stato sottoposto il materiale, il testo mantiene volutamente un tono di oralità, che mi pare il più idoneo a conservare lo spirito di confronto e reciproca conoscenza presente negli interventi raccolti.                             

Nella Carta dei diritti degli animali che si trova nelle pagine finali del libro di Desmond Morris, Noi e gli animali: come convivere, si legge questa massima:                           

Nessun animale deve essere umiliato e degradato a nostro vantaggio.

                 

Come lui, altri hanno inteso la capacità di soffrire degli animali come spia del rango ontologicamente alto loro riservato. Questo mi sembra si possa dire anche dello spirito che aleggia negli interventi di questo Convegno.                                                   

Il grande fiume della parola biblica e la ricerca etica contemporanea giungono, per diverse vie, a porre entrambe l'accento sulla prossimità e solidarietà che dovrebbe sussistere tra tutti i viventi, accumunati da un'unica, identica sofferenza del vivere, che da sola basterebbe ad abbandonare per sempre la tracotante signoria umana sul mondo naturale.                                                                                                                       

BUONA LETTURA e... buona estate!




B

giovedì 6 luglio 2017

A proposito di CANI LASCIATI LIBERI...

Pervengono a questa Associazione e da molto tempo numerose segnalazioni relative al diffuso fenomeno di qualche superficiale o irresponsabile proprietario che libera il cane, se non i cani, in spazi pubblici aperti, specialmente nel Parco I° Maggio prospiciente il Comune e presso Via Vivaldi-Laghetto del Cigno.               In particolare, in queste 2 aree, si sono registrati episodi di aggressione dei cani nei confronti di gatti presenti nelle Colonie Feline ivi allocate e, in qualche caso, si è dovuto ricorrere ai farmaci ed alle cure veterinarie.                                                 Più gravi gli episodi presso il Laghetto del Cigno, dove vari gatti di colonia sono stati aggrediti ed alcuni anche soppressi. Ma uno spicca su tutti: l'aggressione ad una Signora del posto che passeggiava in zona con il suo anziano cagnolino, "Miglio", conclusosi con il ferimento della donna e l'uccisione di Miglio.

Non è dovere nostro denunciare fatti che ci sono stati raccontati, ma a cui non abbiamo assistito, è nostro compito però segnalare alla cittadinanza ed alle autorità competenti che il problema, già noto da tempo, si sta aggravando,  e per 2 ragioni:  sia perchè si è alzato il tasso di inciviltà generale, sia perchè l'attività di prevenzione e controllo finora esercitata non è stata del tutto efficace.

Il Regolamento Comunale di Polizia Urbana, in vigore a Borgosatollo dal 2011, all'art. 41, comma 1, così recita:

I cani, a tutela della incolumità pubblica e privata, devono essere sempre condotti, salvo che nei luoghi loro espressamente destinati, al guinzaglio e anche muniti di museruola nei casi previsti dalle norme di legge. Il guinzaglio non deve essere di lunghezza superiore ai due metri, salve diverse disposizioni a livello nazionale.

Chiediamo con insistenza al Sindaco e soprattutto al Comandante della Polizia Locale di far rispettare quanto prescritto, di intensificare i controlli e di sanzionare i trasgressori che, purtroppo, dati i tempi che tutti stiamo vivendo, non ci sono solo sulle strade, ma anche nel tessuto urbano, che forse merita di essere vigilato con maggior cura e attenzione.