giovedì 15 giugno 2017

COSA FARE SE SI TROVA UN ANIMALE ABBANDONATO

Segnalo ai cittadini come comportarsi in caso trovino un cane o un gatto abbandonati e/o di nessuno.
Lo dice la Legge Regione Lombardia n.15/2016 in vigore dal 29/06/2016, che prospetta 2 possibilità:
1. Se l'animale è di salute precaria, malato, ferito o disautonomo, deve essere recuperato e soccorso da ATS tramite contatto telefonico con il Canile Sanitario, operativo 24 ore e 7 giorni su 7.
2. Se l'animale è in buone condizioni, come capita più spesso, deve essere recuperato dal Comune, come è scritto all'art. 107 comma 12 b della citata Legge 15:
"AI COMUNI, SINGOLI O ASSOCIATI, COMPETE IL SERVIZIO DI RICOVERO DI ANIMALI D'AFFEZIONE CATTURATI O RACCOLTI."
Quindi, la prima cosa da fare, in questi casi e per quanto riguarda il nostro territorio, è allertare il Canile di Brescia nel primo caso e il Comune di Borgosatollo nel secondo, 

o il Canile ed il Comune di competenza se si tratta di un altro territorio.



COMMENTO ALLA NORMA:

Gli animali d'affezione o di compagnia sono cani e gatti, come sappiamo, parificati e tutelati dalla Legge nazionale. 
La Legge regionale lombarda demanda ai Comuni, cioè alle Amministrazioni Comunali che fanno capo al Sindaco, la responsabilità di istituire un servizio di ricovero di cani e gatti abbandonati, purchè non in precarie condizioni di salute.
Quanti Comuni lombardi hanno istituito questo servizio, in applicazione della Legge?
Se dunque interviene il volontario, associato o privato che sia, perchè nel suo Comune questo servizio è inesistente, egli sta svolgendo un ruolo di supplenza davanti alla colpevole latitanza pubblica.
Penso sia giunto il momento che le Associazioni alzino la voce...  



domenica 4 giugno 2017

LA COLONIA FELINA: proprietà e responsabilità

E' arrivato il momento di chiarire una volta per tutte chi è il proprietario responsabile del buon trattamento dei gatti randagi o abbandonati e riuniti in colonia, con l'avvertenza che la legge punisce i proprietari e chiunque maltratti gli animali, ad esempio privandoli dei mezzi si sostentamento o delle cure necessarie al loro benessere.                                                                                           Se un animale, sia gatto che cane, non ha un proprietario privato, ma è palesemente un randagio, cioè senza casa, o un vagabondo perchè abbandonato, la proprietà, che sempre c'è in ogni cosa, è automaticamente pubblica, cioè dello Stato, come capita per tutta la fauna selvatica che è Patrimonio Indisponibile dello Stato. Con una vistosa differenza di trattamento: caprioli e cervi, ad esempio, sono seguiti e curati dal Corpo Forestale dello Stato, che provvede anche a nutrirli in caso di carenza alimentare come spesso capita d'inverno, mentre cani e gatti sono lasciati al volontariato dei cittadini, spontaneo e informale o regolarmente costituito.                                                                                         Questi cittadini privati e di buon cuore svolgono pertanto un ruolo di supplenti in presenza di un proprietario  latitante, lo Stato, che fa leggi e regolamenti ma poi è il primo che fatica ad applicarli.                                                                                     Lo Stato esercita la sua proprietà attraverso il governo e l'amministrazione ai vari livelli: centrale, regionale, provinciale, comunale. Dunque il Presidente del Consiglio, della Regione, della Provincia ed il Sindaco sono le persone responsabili, nei loro ambiti e territori, del buon mantenimento del Patrimonio pubblico, di cui la fauna è parte cospicua e integrante.                                            In particolare, sul Sindaco del Comune di appartenenza, quale autorità sanitaria e organo locale dello Stato (Testo unico 267/2000),  incombe la responsabilità della fauna esistente sul territorio da lui amministrato: perciò egli dovrà garantirne la cura, la sopravvivenza e la sterilizzazione vietando qualsiasi forma di maltrattamento  (Legge quadro 281/91).                                                                   L'autorità, che accerta e censisce una colonia felina, è la Regione, che la esercita attraverso il Veterinario Provinciale. Questi, su richiesta di chiunque, fa un sopralluogo, verifica l'esistenza della colonia, redige un verbale di accertamento, del quale fornisce copia al Comune ed al Sindaco per le sue competenze e responsabilità, copia alla Regione per il censimento, copia al richiedente individuato come persona Referente della colonia stessa.                                           Per colonia felina si intende qualsiasi gruppo di 2 o più gatti che coabitano nel medesimo territorio e frequentano abitualmente lo stesso luogo pubblico o privato, definito habitat, dove svolgono le loro funzioni vitali grazie alla cura di un Referente.                                                                                                                   Il Referente quindi non è altro che un privato cittadino che si è volontariamente preso cura della colonia, compresa l'attività di sterilizzazione, prioritario ed importante strumento di lotta al randagismo. Egli pertanto non ha nessun potere legale nè altra responsabilità, che sempre ricadono sull'autorità pubblica.               Una volta censita, la colonia, attraverso il servizio veterinario provinciale, può usufruire della sterilizzazione gratuita, ma non altro: gli alimenti, i farmaci, le visite e le analisi strumentali, i test fiv-felv, le vaccinazioni, l'eutanasia ecc. ecc. vanno a gravare sul portafoglio del cittadino di buon cuore.                                       Se improvvisamente i volontari di tutto il Paese smettessero di svolgere questa quotidiana attività, che garantisce il benessere degli animali e la salute pubblica, che cosa succederebbe?                                                                                                   Lo Stato è un proprietario davvero stravagante: pretende con le sue leggi che i cittadini privati trattino bene i loro animali, e lui è il primo a non curarsi dei suoi e a demandare alle associazioni di volontariato quello che dovrebbe fare lui, con la pretesa inoltre che esse si autofinanzino, senza prevedere dei contributi obbligatori, sgravi fiscali, quant'altro, a chi sta facendo una cosa al posto suo.       E, per quanto sia lapalissiano che un volontario che vuol bene agli animali sia meglio di un asettico impiegato comunale o di un sanitario pubblico, ciò non esonera le amministrazioni dal riconoscere questa attività non solo formalmente ma anche economicamente, anzi le obbliga, anche perchè il passo tra la latitanza, l'incuria ed il maltrattamento è breve, molto breve.                                                     E' inaccettabile la risposta pubblica basata sul fatto che non ci sono i soldi, perchè sappiamo tutti che i soldi ci sono, dipende invece da come e per che cosa sono spesi, insomma qual'è la scaletta delle priorità. Un esempio puramente casuale: se decido che la priorità è lo sport e spendo 500.000 euro per il rifacimento del tappeto del campo di rugby, dirò alla casa di riposo che ho pochi soldi ed alle associazioni animaliste dirò che di soldi per loro non ne ho affatto. In questo caso la scelta politico-amministrativa è chiara: la pratica dello sport giovanile precede la miglior cura degli anziani e, ancor di più, il benessere degli animali.                     Quando mai si capirà a questo mondo che la vita, in tutte le sue forme create, e soprattutto se debole e indifesa, va rispettata sempre, se non amata, perchè è così che si rispetta e si ama il suo Autore?                           

                                                                        


venerdì 2 giugno 2017

PENSIERINO D'INIZIO ESTATE:

Tanti uomini passano la loro vita a nutrire il proprio corpo, tanti altri anche a nutrire la propria anima, ma non hanno pensiero nè orecchio nè occhio nè mano per la sofferenza che li circonda: il figlio che si droga, un cane senza casa, una pianta che ha sete, il padre solo al ricovero, un gatto affamato, il vicino che sta male......
Ditemi, cari amici: ma che razza è la nostra?....che mondo è questo?

giovedì 1 giugno 2017

1 Giugno 2017: PRIMO RESOCONTO PUBBLICO:

Il mese di Maggio appena chiuso mi spinge a darvi sintetica notizia delle nostre azioni come A-mici di Romeo nei primi mesi di attività che, come sapete, si svolge nell'ambito delle colonie feline del territorio di Borgosatollo.                                Delle 10 ad oggi esistenti, ne abbiamo contattato, tramite i referenti, e successivamente visitato 8 a cui abbiamo dato dei nomi identificativi: Primo Maggio, Posta, Belloguardo, Chiesa, Gorgone 2, Vivaldi, Gorgone 1, Santissima. Per le rimanenti 2 ciò non è stato ancora possibile: la colonia Foscolo perchè la referente non è rintracciabile in nessun modo, la colonia Coda Alta ex-Paperotto perchè  ci è inspiegabilmente negata ogni forma di collaborazione in questo senso.                         Delle 8 visitate, 6 presentano una situazione di normalità: l' attività di sterilizzazione delle unità feline presenti è completata e la cura delle stesse è complessivamente buona. Per le altre 2 invece abbiamo trovato discrete e talora notevoli criticità.                                                                                                      Riguardo alla prima visitata, la colonia Posta, non sono state sterilizzate 2 femmine. Una che già allattava è stata trovata morta presumibilmente per incidente, e quindi si è provveduto a nutrire i cuccioli che, una volta svezzati, sono stati tutti affidati, grazie alla collaborazione esterna di Albina Degiacomi. L'altra è monitorata periodicamente, in quanto ancora non sappiamo se partorirà altri cuccioli. Ovviamente appena possibile dovrà essere sterilizzata. Quanto alla cura degli altri felini presenti, nonostante la buona disponibilità di chi se ne occupa, ci è parsa appena sufficiente, ma non ancora ottimale. Pertanto sarà nostra premura seguire periodicamente la vita di questa colonia.                                                                            Riguardo alla seconda visitata, la colonia Gorgone 1, vicino alla Pizzeria, abbiamo trovato una situazione notevolmente critica. Delle 11 unità feline presenti, soltanto 4 sono state sterilizzate, 7 non ancora. Con il risultato che ben 4 femmine avevano già partorito ed erano in pieno allattamento. I cuccioli avrebbero dovuto essere 11, ma da sopralluoghi effettuati soprattutto da Albina Degiacomi alcuni sono stati trovati morti, mentre 5 vivi, di cui uno ancora allattato dalla mamma. Degli altri 4, uno è ulteriormente morto, i 3 sopravvissuti sono attualmente in fase di stallo e affido. Naturalmente la situazione è ancora in evoluzione. Intanto, si sta portando avanti l'opera di sterilizzazione dei 7 felini sopra citati, con particolare attenzione alle femmine. Si prevede che il tutto possa completarsi nell'arco di un mese, così che da luglio in poi la colonia dovrebbe essere normalizzata da questo punto di vista.               Quello invece che non ci è parso normale è lo stato dei felini presenti, che presentano segni di malnutrizione pregressa con associate e verosimilmente croniche manifestazioni infettive. Per questa ragione, la colonia va costantemente monitorata e adeguatamente supportata.                                                                            Tirando le somme dell'attività fin qui svolta, con il beneficio d'inventario per i dati non ancora a nostra disposizione, le unità feline presenti nelle colonie di Borgosatollo sono circa 90, di cui 80 sterili e 10 non ancora. Pertanto si può esprimere un giudizio complessivamente positivo sulla situazione attuale.                     A Settembre, nell'imminenza di un nostro intervento pubblico, renderò nota una MAPPA, mi auguro più completa, all'interno del PRIMO RAPPORTO SULLE COLONIE FELINE PUBBLICHE DEL COMUNE DI BORGOSATOLLO.                                   In allegato, si possono vedere i dettagli di quanto fino ad oggi risulta.                                                                                                                         

CODICE REGIONALE NOME IDENTIFICATIVO INDIRIZZO APERTA DAL N.°UNITA' REFERENTE
TOT.     STERILI      NO
30 20 3019 coda alta (ex-paperotto) via Brescia 4 2008 - 16                        22?              22? Brioni Giampiera
dal 2016
30 20 3380 primo maggio via Santissima 1996                               10              10
via Verdi 2009                                 5               5            
piazza Castello 2011                                  7               7                        Portesi Giovanni       
30 20 4181 foscolo via Foscolo 9        2012              ?               ?                                                                   Capiluppi Loretta
30 20 6016 posta via Molino Vecchio 12 2012                               7              6            1 Troisi Francesca 
30 20 6465 belloguardo via Belleguardello 10 2012                             10             10         Ferrari Ludovica       

30 20 7622 chiesa  via IV Novembre 13 2012                                 5             5 Troisi Anna                     
30 20 9146                          gorgone2                      via Molino Vecchio 184                  2013                                 4              4 Bolpagni Alessandro   
30 20 9464                          vivaldi                           via Vivaldi                                      2015                                       6               4            2      Muzzolini Andrea   
32 61 3646                          gorgone1                      via Molino Vecchio 194                  2016                                                 11          4             7        Scalvini Fabiana                                          
32 61 3971                         santissima                    via Santissima 38                           2016                                                                                                 3             3   Paterlini Adriano